Ai bordi delle strade, tra le sterpaglie, avviluppata ad altre piante o distesa a formare un manto bianco, la Clematis Vitalba, detta anche vite bianca, è un rampicante molto diffuso anche sul nostro territorio.

La potete ammirare fiorita proprio in questo periodo, anche se, visti i suoi fiori bianchi piccoli e semplici, non attira molto l’attenzione dei nostri sguardi.

E’ una pianta infestante poiché, soprattutto se nata tra i rovi o a ridosso di un albero, forma un groviglio inestricabile, coprendo tutto con le sue liane ed i suoi fiori.

I semi che questa pianta produce sono davvero particolari; hanno un’estremità lunga e piumosa, che ha la funzione di permettere al seme di essere trasportato lontano dal vento. A fine estate la visione d’insieme di tutti questi semi, crea un bellissimo effetto “nuvola”.

E’ proprio grazie all’etericità che la pianta comunica che, il dott. Bach la suggerisce per coloro che tendono a sognare ad occhi aperti, sempre persi nel loro mondo fantastico, e ben lontani dalla realtà.

EMOZIONE:

La persona Clematis tendenzialmente non prova molto interesse per la vita reale. Solitamente la trova sgradevole, priva di attrattiva e dolorosa. Proprio per questo motivo, si rifugia nel suo mondo interiore, molto più ricco, piacevole e divertente.

Ha la tendenza a sognare ad occhi aperti, fantasticando di mondi meravigliosi o di un futuro migliore.

Non è felice in questa esistenza, quindi cerca di sopperire questa sensazione di forte disagio, chiudendosi nel mondo dei sogni o sperando in un futuro in cui le cose saranno come desidera.

Purtroppo, pur sognando molto e quindi avendo molte idee, spesso anche creative, non riesce mai a realizzare nulla, a causa della sconnessione con il mondo reale.

Non è neanche raro che abbia la tendenza a sonnecchiare ovunque si trovi, riuscendo a dormire anche durante una conferenza o al cinema.

E' spesso stanca poiché usa la maggior parte della sua energia nel prestare attenzione al suo mondo interiore e mantenerlo vivo con sogni e fantasie.

A volte nella malattia non si sforza molto di migliorare, quasi come se l’idea della morte non sia così lontana dal suo pensiero, pur non sfiorando minimamente l’idea del suicidio.

In parte, potrebbe pensare di essere sollevato da questa vita così faticosa e triste, oppure nutrire la speranza di ricongiungersi con una persona cara da tempo scomparsa.

La persona Clematis può essere vittima di piccoli incidenti, a causa della poca attenzione che pone nella realtà. Ad esempio, mentre va in cucina, può urtare uno spigolo e dimenticarsi di ciò che doveva fare.

Inoltre, proprio a causa di questa sua innata distrazione ed indifferenza, può apparire nei rapporti personali freddo e distaccato. Durante una conversazione tende a non ascoltare l’altro, non importandogli nient’altro che delle proprie fantasticherie.

Nel loro stato sognante appaiono tranquilli e lenti ma, se obbligati a “tornare” con la propria attenzione nel mondo esterno ed i piedi per terra, ovvero se distratti dai loro sogni, non è raro vederli irritarsi fortemente, arrivando persino ad arrabbiarsi, quietandosi immediatamente al ritorno nella loro interiorità.

Lo stato Clematis può essere sia tipologico che momentaneo, ad esempio in periodi in cui si tende ad essere poco attenti e un po’ sonnacchiosi. La tipica frase “mi sento con la testa tra le nuvole” è sintomo di questo stato al negativo.

Al positivo invece le personalità Clematis sono creative e fantasiose, riuscendo a portare le loro idee nella materia e realizzarle con molta soddisfazione.

Nei bambini con problemi di apprendimento a scuola, che derivano da una mancanza di attenzione alle lezioni poiché persi nel loro mondo fantastico, questo rimedio li può aiutare a concentrarsi.

Clematis è anche uno dei fiori contenuti nella formula del Rescue Remedy e serve proprio per riportare le persone con i piedi per terra e aiutarle a riconnettersi (evitando il rischio di svenimenti o perdita di coscienza) con sè stesse dopo uno shock.

APPLICAZIONE LOCALE:

Clematis è collegato al principio di scollegamento (poiché scollegato dal mondo), morte e letargo.

E’ quindi utilissimo in caso di svenimenti. Inoltre può essere utilizzato in impacchi o creme per la perdita di sensibilità in una parte del corpo o quando vi è la “morte” di un nervo a causa di un forte trauma fisico.

Agendo anche sull’energia, può essere di aiuto per migliorare la circolazione e nella riabilitazione di un arto.