Oggi parliamo di un piccolo grande fiore: la Centaurea minore, detta anche in nome volgare Cacciafebbre, poiché in fitoterapia la sommità fiorita viene utilizzata come febbrifugo e antispasmodico.

Cresce in campi e prati asciutti, ai margini delle strade e in terreni umidi.

Molti di noi l’avranno incontrata in qualche prato, probabilmente calpestandola involontariamente senza notarla, a causa della tendenza di questa piccola pianticella a rimanere celata nell’erba, senza crescere mai al di sopra delle altre erbe.

Eppure, i suoi piccoli fiori, somigliano a stelline rosa, molto belle ed affascinanti.

La pianta, nel suo “farsi calpestare e nell’essere celata” esprime proprio la segnatura che Bach ha indicato per questo fiore:

“Persone gentili, quiete, miti, estremamente ansiose di servire gli altri. Chiedono troppo alle proprie energie nel loro intento. Il loro desiderio cresce al punto da rendersi più servitori che non volonterosi aiutanti. La loro natura gentile li conduce a compiere più di quanto non competa loro, e ciò facendo rischiano di trascurare la propria particolare missione di vita.”

Non parliamo, come si potrebbe pensare, di una persona timida, ma piuttosto di una persona che non riesce a farsi valere con gli altri, che tende così, anche involontariamente, a farsi “schiacciare” e sfruttare.

EMOZIONE:

La persona Centaury fa fatica a dire no alle richieste degli altri. Si prodiga sempre per tutti, finendo per esaurire totalmente le proprie energie.

E’ talmente disponibile che gli altri, a volte involontariamente a volte volontariamente, la sfruttano.

Un esempio classico: la figlia che, devota alla madre, soddisfa qualsiasi richiesta di quest’ultima, anche la più egoista, senza mai riuscire a negarsi e riposare.

Spesso le persone Centaury si avvicinano a persone molto forti e, in un modo o nell’altro, finiscono a fare da zerbino a tali personaggi.

D’altronde sappiamo bene che non esiste in realtà una vittima ed un carnefice, ma i due ruoli si scambiano molto facilmente, attraendo le persone che permettono di portare avanti i propri schemi mentali.

Centaury soffre principalmente di mancanza di amore, prima di tutto verso sè stesso. Ha l’idea che solo servendo e riverendo gli altri, potrà essere amato e riconosciuto.

Si fa calpestare, pur di trovare riscontro in personaggi di cui ha stima e che ama, anche se non fanno parte del gruppo famigliare.

Esaurisce talmente tanto le sue energie da non riuscire più a trovare tempo e passione per ciò che vorrebbe fare nella sua vita, per questo Bach dice che “rischia di trascurare la propria missione di vita”, poiché talmente preso dal servire gli altri in maniera automatica, da dimenticarsi spesso di sè stesso.

Si può lamentare spesso tra sè e sè o con altri della stanchezza di cui soffre e può covare rancore per colui o colei a cui è dedito.

In momenti di rabbia, Centaury riesce a dire no ed allontanarsi dalle persone che lo sfruttano, per poi, poco dopo, sentirsi in colpa per aver fatto quella scenata e tornare servizievole forse più di prima.

La servitù di Centaury è debolezza d’animo.

Per questo il rimedio è indispensabile per queste persone, soprattutto se questo è uno stato tipologico, ovvero di base della personalità.

Ci possono ovviamente essere dei periodi nella vita in cui tutti possiamo divenire Centaury, ad esempio durante la malattia di un nostro famigliare, o nei momenti difficili di un amico ecc…

Il rimedio non indurisce la persona, che rimane in ogni caso servizievole ed attenta agli altri, ma aiuta a comprendere che servire il prossimo è un atto nobile, se però viene fatto con vera coscienza di intenti e rispettando sè stessi, i propri spazi e la propria strada. Centaury aiuta a trovare la forza, dentro di sè, di staccarsi dai rapporti di sottomissione e dire no quando serve.

APPLICAZIONE LOCALE: 

Il suo principio, per l’applicazione locale, è proprio debolezza e sottomissione.

Per tutto ciò che è debole e sottomesso a qualcosa, es. vene varicose, convalescenza, malattie croniche ecc… anche per piante ed animali “sottomessi” da qualche parassita o malattia.

Utilissimo nelle dipendenze poiché si è “sottomessi” alla sostanza: tabacco, droga, alcool, shopping compulsivo ecc…

Si usa anche durante le congestioni o per mucosità grazie al suo effetto “scollante”.